Parliamo di Coaching...

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domenica 9 novembre 2014

La relazionalità: ascolto, tempo e sincerità

Vorrei dedicare questo scritto a tutte le donne che ho incontrato in questi ultimi mesi, amiche, clienti, conoscenti, tutte accomunate da una ricerca: l’amore.
L’amore di coppia, quell’incredibile esperienza che fa battere il cuore o fa disperare di dolore, che a volte fa rabbia, altre fa paura, altre ancora ci fa scoppiare di gioia o ci dà pienezza. Quella relazione delicata che tanto ricerchiamo, un desiderio naturale che fa parte della vita e della natura umana.
È interessante come, ciascuna di queste donne che ho incontrato, abbia vissuto e vive la propria ricerca. Una giovane diciottenne, che ha capito già cos’è l’amore e si accorge che l’atteggiamento del suo ragazzo nei suoi confronti non è adeguato, non è gentile, è pretenzioso a volte non rispettoso. Lei stessa mi dice ed è cosciente che l’amore che desidera deve avere altre caratteristiche: rispetto, verità, libertà.
La brillante ventisettenne, una macchina da guerra nel lavoro, che davanti a un possibile appuntamento entra nel panico e non sa come governare la situazione, dimenticando la sua capacità empatica ed accogliente, la sua solarità e simpatia.
La  trentenne e la quarantenne, entrambe già convinte che non c’è speranza e che il principe non arriverà mai, non si sa per quale strano motivo sono certe che non potranno mai essere felici in amore, tutto è segnato! E dentro di loro cova un infinito desiderio di amare schiacciato da paure e delusioni.
Potrei continuare a fare l’elenco, mi fermo qui e le ricordo tutte con stima e con la certezza che l’amore vive e vivrà nelle loro relazioni. Non scrivo spesso di queste cose perché ho paura di scadere nel banale, nello scontato, ma tutte queste storie non hanno nulla di banale e scontato.
Sono storie di donne con le vite più diverse, accomunate da questa ricerca!
Per ogni persona la relazionalità ha un valore e un percorso diverso, è fatta di esperienze uniche. Non penso che ci siano ricette o soluzioni che vadano bene per tutti, ma che ciascuno di noi può fare la propria parte, scarcerando il sentimento dell'amore.
Possiamo iniziare "amando", attraverso piccoli-grandi passi: ascolto, tempo insieme e sincerità. Proviamo ad ascoltare chi ci sta di fronte liberandoci da pregiudizi e paure (cosa penserà di me?), trascorriamo del tempo in cui conoscerci nelle cose semplici e parlando (conoscendo l'altro e non idealizzandolo) con sincerità (sicuramente la comunicazione falsa o strategica non costruisce il rapporto, ma lo distrugge).

Possono sembrare passi facili o complicatissimi dipende dalla condizione che viviamo, ma di sicuro in modo personale possiamo aprirci a una nuova conoscenza...!

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