Parliamo di Coaching...

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domenica 20 ottobre 2013

Direzione felicità

Orientarsi a un campo determinato della cultura, a cui dedicarsi, al quale formarsi o sviluppare la propria professione è un obbiettivo sfidante e spesso di difficile definizione. Ancor di più in età adolescenziale o tra i giovani adulti risulta complesso e disorientante.
Cosa si può fare attraverso il Coaching? Come possono recuperare il loro progetto di vita e di futuro?

Attraverso la metodologia del “teen coaching” il giovane sviluppa un piano di allenamento complesso e mirato alla sua persona. Il nuovo progetto deriva da una preziosa e elaborata combinazione tra la concezione di “felicità” intesa in termini “eudaimonici” (eudaimonia=felicità nella concezione socratica), l’unicità della persona, le “intelligenze multiple” e le potenzialità.
In particolare mi soffermo brevemente su uno di questi elementi: le “intelligenze multiple”. Il primo a parlarne è stato lo psicologo Howard Gardner in "Frames of mind" (1983). Il punto di partenza della sua teoria è la convinzione che sia errato ritenere che ci sia qualcosa chiamata “intelligenza” che possa essere obiettivamente misurata e ricondotta ad una singola misurazione. Ogni persona è dotata di almeno sette intelligenze: linguistica, musicale, logico matematica, spaziale, corporeo-cinestetica, interpersonale e intrapersonale. Alcune persone possiedono livelli molto alti in tutte o quasi tutte le intelligenze, mentre altri ne hanno sviluppato in modo predominante alcune. Si possono sviluppare tutte le diverse intelligenze fino a raggiungere soddisfacenti livelli di competenza. Gardner sostiene che tutti possiamo svilupparle se siamo messi nelle condizioni appropriate di incoraggiamento, arricchimento e istruzione.
Facciamo un esempio:  Ambra ha 18 anni, ha una passione eccezionale per il mare e il surf, la sua concezione di “felicità” è relativa al “essere”. La felicità dell'essere si esprime come amore per la propria esistenza percepita come presenza e gioia di essere sé stessi nella vita. Nel fare surf sperimenta il luogo e il tempo dove esprimerla, gli piace perdersi tra le onde, “stare in acqua”, è una condizione che la fa stare bene con se stessa. Le intelligenze che ha maggiormente sviluppato sono quella corporeo-cinestetica, intrapersonale e interpersonale. Le sue potenzialità più forti sono la gentilezza, l’umorismo, la vitalità e l’integrità.
Ambra deve capire che direzione prendere, cosa fare, che studi avviare e nel frattempo fugge da tutto questo. Se l’obbiettivo fosse chiaro e desiderato non fuggirebbe!
Ambra deve valutare attivamente tutti i percorsi formativi e/o lavorativi affini al suo profilo, sperimentando e facendo, ma soprattutto viaggiando nella direzione della sua felicità, delle sue intelligenze e delle sue potenzialità.
La professione potrebbe rientrare nel mondo del “surf”...Ha buone capacità relazionali questo la faciliterebbe nei lavori in cui si sta a contatto con le persone… L’umorismo e l’ amore per la vita possono essere una leva per superare le sue paure…L’integrità fa sì che il progetto formativo e/o professionale deve essere in linea con la sua personalità, l’incoerenza tra l’essere e il fare determinerebbe una grande frustrazione.

 Maslow dice: “Le persone intelligenti dovranno usare la propria intelligenza, le persone dotate di occhi dovranno impiegarli, le persone dotate di capacità di amare avranno l’impulso di amare e la necessità di amare per sentirsi sane. Le attitudini pretendono di essere sfruttate e cessano di protestare soltanto quando vengono adoperate in misura sufficiente. Vale a dire, le capacità sono bisogni, e pertanto sono pure valori intrinseci”.
La “protesta” delle potenzialità e delle capacità inespresse non può farci fuggire, dobbiamo rispondere con i fatti!