Parliamo di Coaching...

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lunedì 5 maggio 2014

La felicità non è in crisi...

Perchè parlare di felicità quando ci sono tante ingiustizie sociali e tanta gente non lavora o non riesce a vivere serenamente? 
Perchè dentro questa parola possiamo trovare la spinta verso nuove soluzioni, verso progetti creativi e innovativi, verso una nuovo senso e significato.

La fatica del lavoro, o della ricerca del lavoro, o un problema familiare, o il desiderato d’amore, o il sentirsi inadeguati o qualsiasi altra situazione difficile da gestire può in alcuni casi farci sentire “schiacciati”, appesantiti, infelici.
Da questa infelicità possiamo ricominciare, ci dirà se opportunamente ascoltata cosa invece può renderci felici, possiamo adattarci a questa infelicità, oppure decidere di metterci in moto.
La felicità non è in questo caso intesa come il raggiungimento di un obbiettivo con facilità.

Non si tratta di non guardare alle difficoltà che incontriamo nei contesti in cui viviamo oppure anestetizzarsi nel presente attraverso l’uso di tutte quelle droghe che danno una gratificazione immediata ma non a lungo  termine.
 La felicità è realizzare con passione un disegno di vita unico e speciale, viaggiare verso i nostri sogni, costruire relazioni forti, realizzare un opera d’arte che sia bella anche per gli altri.
 Percorrere la “propria strada” è un’avventura meravigliosa, non perché sia immediata o semplice, ma perché permette la realizzazione piena.
Allora riscoprire cosa o chi ci rende felici può farci guardare con nuovo slancio ad una relazione importante, può orientarci verso delle scelte, verso la costruzione di un rapporto solido che va fatto crescere giorno per giorno. 

Oppure vuol dire tirar fuori un'idea originale, un lavoro che risponde a un bisogno di cui la comunità ha necessità, dall'incontro tra un offerta (prodotto o servizio) e un bisogno, nasce un prodotto che produce benessere economico e sociale.

Oppure essere protagonisti della nostra esistenza, uscire fuori dalla cameretta e dalla postazione dei videogiochi per conoscere chi sta fuori.
Oppure non fermarsi davanti alla difficoltà con un docente o davanti a una giornata "nera", ma fare le proprie scelte con coraggio.
Ricominciare, perdonare, amare, lavorare, creare....tutti verbi che possono farci riscoprire il sapore della felicità, ma la scoperta sarà doppia perché non sarà solo la mia o la tua felicità, ma la nostra!
Se hai chiaro qual è la tua  felicità e ti occorrono nuove sinergie, inizia ricercando i tuoi migliori alleati, coloro che in quello specifico ambito possono sostenerti affettivamente, con competenza, attraverso informazioni e collaborazioni.
ESERCIZIO:
Qual è l’aspetto della tua vita che vorresti migliorare?
Quali sono i tuoi migliori alleati per iniziare a fare il primo passo verso il cambiamento desiderato?


Ricorda di scrivere le tue riflessioni, le persone che vuoi contattare e di darti dei tempi …