Parliamo di Coaching...

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lunedì 29 dicembre 2014

Verso il 2015 Alleniamo la Speranza!

Cari lettori InAllenamento,
spero abbiate trascorso un buonissimo Natale!
Stiamo per salutare il 2014 e stiamo per accogliere il nuovo anno, oggi, alleniamo una Potenzialità fondamentale: la SPERANZA.

La Speranza è la facoltà di prefigurare il futuro attraverso l’individuazione dei propri desideri, la loro
collocazione nella realtà e la messa in pratica attraverso strategie d'azione per il loro raggiungimento.
La Speranza è credere nelle proprie e altrui possibilità.
La Speranza ci porta oltre l'ostacolo con ottimismo.
La Speranza ha bisogno dei nostri muscoli per trasformarsi in azioni concrete.

Puoi iniziare scrivendo il tuo sogno-progetto e pensando a tutte le risorse e agli alleati a cui puoi ricorrere per raggiungerlo. E poi?
Dal 1 Gennaio qual è l'azione giornaliera che farai per costruire il tuo sogno?

Auguri di Speranza!
#angelamammana

venerdì 5 dicembre 2014

"Esserci per l'altro"

Oggi vorrei condividere con voi uno scritto molto interessante di una mia "allenata", una giovane studentessa universitaria con la passione per la scrittura che mi ha confidato che la cosa più bella che darebbe senso e significato alla sua vita e alla sua professione è "esserci per l'altro".
 L'esercizio a casa è stato quello di scrivere una pagina (in stile libero)  in cui raccontava che vuol dire per lei questa affermazione. Sono stata autorizzata a pubblicarlo e spero sia solo la prima di una lunga "pubblicazione" magari come da sogno...di un bel libro tutto suo.
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"Esserci per l'altro"

Quando ero piccola dicevo che da grande mi sarebbe piaciuto andare in giro per il mondo a distribuire cibo e sorrisi ai bambini che non hanno. In pratica, volevo fare la Befana...almeno dal punto di vista estetico sono sulla strada giusta! Poi ho compreso che il lavoro della Befana non dev'essere molto remunerativo ed ho accantonato l'idea. Ma mi è rimasto dentro un indefinito desiderio di dare.
Dare perchè sento queste mani solo nel momento in cui le tengo verso l'altro. Perchè sento che la mia esistenza assume un senso solo se è al servizio di quella altrui, e lo perderebbe se essa fosse mia e basta. Ecco perchè quando riesco a donare e a donarmi, anche nelle semplici situazioni quotidiane in cui offro il mio aiuto o il mio tempo o un abbraccio a qualcuno che ne ha bisogno, mi sento veramente viva. Ed ecco perchè per me esserci per l'altro non vuol dire mettersi da parte: al contrario è entrare nella relazione con entrambi i piedi e con tutti i propri vissuti e le proprie emozioni e lasciare che diventino emozioni anche nell'altro. Probabilmente sto scrivendo in modo così astratto ed evanescente perchè non so davvero cosa significhi per me esserci per l'altro. L'ho dimenticato con il tempo o meglio, ho dimenticato come si fa concretamente a farlo.
E mi resta questa voglia di dare di cui non so bene cosa fare.

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All'interno di questo scritto si mi risuonano forti due delle sue potenzialità: "generosità" e " vitalità". Questa settimana abbiamo scelto di allenarle con delle azioni concretissime. Vivere le potenzialità che abbiamo ci permette di vivere una vita più gratificante, dare il meglio, affrontare la quotidianità con delle forze eccezionali. 
La "voglia di dare" si trasformerà in un "fare! 


Foto di Anastasia Barbarini

mercoledì 3 dicembre 2014

Oggi alleniamo l'Amore per il Sapere!


Cari lettori, 
un calendario originale sulle potenzialità nato dalla creatività di alcune care colleghe (che ringrazio).
Oggi alleniamo l'Amore per il Sapere!
Se vi piace, raccontateci i vostri esercizi e le vostre scoperte, potete farlo commentando il post o privatamente scrivendo a coaching@angelamammana.it.
Buona giornata!



lunedì 1 dicembre 2014

Lo sviluppo del potenziale umano per migliorare la qualità di vita dell’anziano.

Qualche riflessione sul campo…
In occasione di un incontro culturale mi è stato chiesto di fare un esercizio sull’individuazione delle potenzialità umane. Sapevo che l’età media sarebbe stata alta, ma la realtà è stata ancora più sorprendente: l’età media era sui 65-70 anni. Ma la cosa più bella è che, nonostante abbia sempre pensato che gli anziani siano una risorsa eccezionale (le anziane del paese e i miei nonni me l’hanno sempre dimostrato!), mi hanno davvero stupito ancora una volta per la loro vivacità e voglia di scoperta. Si sono messi in gioco, hanno fatto un esercizio in cui potevano esprimere le loro risorse più forti, ormai consolidate dall’esperienza e dagli anni.
L'età senile spesso viene vissuta come un momento depressivo e di deterioramento fisico e mentale, a cosa potrebbe aiutare la scoperta del potenziale? Una collega della Scuola Italiana di Life & Corporate Coaching, Moira Barbacovi, in Trentino Alto Adige sta verificando l’efficacia del Coaching Umanistico nell'ambito della Terza Età. Una metodologia al servizio dello sviluppo e del miglioramento della vita quotidiana dell’anziano ospite in Case di Riposo e dei suoi parenti. Ha utilizzato il metodo in modo innovativo formando gli operatori di strutture per anziani, e sviluppando delle potenzialità “organizzative” delle Case di Riposo stesse, al fine di aiutarle a creare le migliori condizioni per la felicità eudaimonica e edonistica dei suoi ospiti-inquilini. Il metodo stimola l’anziano nel rapporto con sé stesso, nella relazione con persone importanti e/o che gli stanno accanto, e nelle attività quotidiane. Le attività puntano a scoprire e allenare i punti fi forza degli anziani, le potenzialità, le felicità e le intelligenze, per creare le condizioni per il benessere quotidiano.

Anche l’UE sta creando una partnership europea per l'innovazione sul tema: "Invecchiare rimanendo attivi e in buona salute", attraverso dei progetti pilota mira ad aumentare nei prossimi due anni la vita media in buona salute degli europei (http://ec.europa.eu/health/population_groups/elderly/index_it.htm).
Accoglierei la sfida: dal Trentino al Lazio, a tutta Europa manteniamo in vita e sviluppiamo il potenziale umano a tutte le età!


Foto: con gli anziani all'Aquila dopo il Terremoto (2009).