Parliamo di Coaching...

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lunedì 29 settembre 2014

Dalla pazienza all’AntiFragilità


Il termine pazienza è definito come la “disposizione d’animo, abituale o attuale, congenita al proprio carattere o effetto di volontà e di autocontrollo, ad accettare e sopportare con tranquillità, moderazione, rassegnazione, senza reagire violentemente, il dolore, il male, i disagi, le molestie altrui, le contrarietà della vita in genere…” (treccani.it). È un atteggiamento virtuoso verso l’imprevisto. È una modalità di reazione alle situazioni complicate, che richiedono tempi lunghi di soluzione e tanta volontà intenzionale. Spesso si combina bene con la perseveranza quando si manifesta nella realizzazione di qualcosa che incontra ostacoli e limiti sulla strada di concretizzazione. La pazienza ci fa “stare” dentro le cose e le situazioni, senza creare rotture, anzi solidifica le relazioni e la persona.
Ancora un passo avanti e oltre lo possiamo fare con l’antifragilità: come il corpo umano può fortificarsi quando sottoposto a stress e tensioni, così molte vicende nella vita traggono beneficio dalla crisi o dal disordine. Nassim Taleb identifica come “antifragile” ciò che migliora con il caos o addirittura ne ha bisogno per sopravvivere. Sostiene che l’antifragile riesce a beneficiare dal turbamento, a prosperare e crescere. La vita ci dà mille occasioni per vivere l’antifragilità o per allenarla e svilupparla. Quando perdiamo il controllo (che tanto amiamo) della situazione inevitabilmente incontriamo il caos, l’incerto, il disordine, il rischio, l’avventura.
L’antifragile funziona comunque fino ad un certo punto, entro un limite di “rottura” del sistema e degli equilibri profondi per cui, Taleb dice un soggetto antifragile: “è immune da errori di previsione e protetto dagli eventi avversi”.
Pensiamo di non essere antifragili? Tutti noi possiamo iniziare ad allenarci agli antifragilità, a scoprire cosa la nostra fragilità ci dice, ad assaporare cosa l’imprevisto può insegnarci o la nuova strada che può aprirci.
È difficile? Sì, ma l’allenamento fa diventare, nel tempo, semplici le cose difficili.
Sicuramente anche oggi è un giorno buono per ‘anti…fragilitare’!!!

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