Martina Moretti, 18 anni, vive a Monticelli di Esperia e frequenta l'ultimo anno del Liceo Scientifico. Domenica è stata protagonista di un workshop sulla scoperta delle potenzialità e della vocazione professionale, alla fine della formazione mi confida il suo sogno: diventare giornalista.
C'eravamo dette durante il workshop che dovevamo sperimentare e sperimentarci per comprendere veramente la Vocazione, allora, le lancio la sfida di scrivere un articolo sulla mattinata trascorsa insieme...
Bene! L'esperimento mi sembra riuscito con grande successo, di seguito il primo articolo di Martina pubblicato il 27/01/2015 (una data speciale!).
“Scoprire sé stessi...anche attraverso gli altri”
Scegliere che percorso di studi intraprendere oppure
approcciarsi all'ambito lavorativo non è affatto facile: sono davvero in pochi
ad avere le idee chiare riguardo il proprio futuro. Moltissimi giovani infatti,
non hanno consapevolezza di sé stessi e dunque provano sfiducia nelle proprie
capacità e disorientamento di fronte ad una scelta importante come quella
dell'università e della professione.
Domenica 25 gennaio, presso il Focolare di Velletri, si è
tenuto un incontro appunto per affrontare questo tema, con la psicologa e coach Angela
Mammana.
I partecipanti al dibattito hanno fatto una breve presentazione di sé,
per poi rispondere a test e domande da cui sono emerse potenzialità,
intelligenze, attitudini che, discutendo insieme, hanno permesso ad ognuno di
chiarire le proprie idee o i propri dubbi, o quantomeno hanno fornito spunti di
riflessione.
Come prima questione, la dottoressa Mammana ha tenuto a
precisare che ogni individuo ha una sua originalità ed unicità, e scoprire
quali siano le proprie inclinazioni è il punto di partenza per affrontare
questo tipo di scelte. In secondo luogo, è stato evidenziato come le
intelligenze dei singoli siano condizionate dall'educazione e dal loro
esercizio che rende possibile, con il tempo, lo sviluppo di abilità. Le
potenzialità invece, sono aspetti del carattere che allo stesso modo possono
influire sull'interesse per un determinato settore. Tutti questi elementi
devono però essere associati anche al tipo di felicità che ogni essere umano
prova con maggior frequenza e che può scaturire dalle relazioni con gli altri,
con sé stessi e con l'attività, poiché un uomo felice è anche un uomo
realizzato, e quindi, utile al prossimo.
Affrontare questi argomenti è già di per sé interessante, ma
farlo in un contesto sociale è ancora più stimolante e costruttivo: sono in
molti infatti, a sostenere che il dialogo sia un aspetto basilare per la
realizzazione dell'individuo. Dunque, confrontare molteplici esperienze
permette ad ogni coscienza di ampliare le proprie vedute in modo da confermare
le intenzioni di partenza oppure in modo da ricredersi: meglio ancora se ciò
possa avvenire in presenza di un esperto. Quello che ha cercato di fare la
psicologa è stato proprio far emergere inclinazioni già evidenti ma anche meno
esplicite, di un gruppo di giovani abbastanza intimoriti dal loro futuro o in
altri casi già legati ad un settore lavorativo, ma comunque dubbiosi e
desiderosi di scoprirsi maggiormente. Tramite il percorso di gruppo è stato
infatti possibile risolvere perplessità ed insicurezze personali anche
attraverso gli altri, ottenendo così la consapevolezza di non essere soli nel
timore di intraprendere vie sbagliate.
Ad un certo punto, ogni membro ha dichiarato al gruppo le proprie
conquiste della giornata e da questo momento sono venuti fuori anche dei
ringraziamenti ai compagni d'avventura con cui si sono condivise quelle ore di
crescita personale. Tra le tante scoperte acquisite, è stata citata
l'importanza di togliere il freno a mano, che nasce proprio dalla paura di
mettersi in gioco e quindi di fallire, per riuscire a raggiungere un obiettivo;
o anche il costante bisogno di esercizio per imparare a saper fare bene quello
che si decide di fare; oppure l'acquisizione di fiducia nelle proprie capacità
per affrontare gli ostacoli che inevitabilmente ogni individuo si troverà
davanti prima o poi. Inoltre, ciascuno
ha maturato una visione nuova riguardo la possibilità di tuffarsi in una
varietà di esperienze per riuscire a trovare la propria vocazione. Scegliere
che strada seguire è infatti molto importante per il proprio benessere
psicologico ma allo stesso tempo anche per la collettività, poiché lavorare
significa porsi al servizio degli altri e contribuire all'organizzazione della società
in modo efficace. Il successo di questa giornata è dovuto in gran parte alla
coniugazione tra l'aspetto relazionale, che consiste nel dialogo con gli altri
e nel confronto, e quello individuale, inteso come analisi e scoperta di sé.
L'incontro si è poi concluso con la lettura di un breve
testo di Pasquale Foresi, riguardo lo studio, l'insegnamento e il lavoro: tutti
elementi necessari per formare l'uomo. Nel passo si ritiene che sia
fondamentale studiare per sé stessi e per chiarire quello che si vive,
attraverso una volontà e un amore forti tanto da spingere l'intelligenza stessa
ad attivarsi per scoprire il più possibile riguardo la vita.
Martina Moretti
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