Smarrimento, disorientamento, paura, rabbia, sperimentazione,
creatività, stupore, gioia, amore …
Infinite
le sfumature emotive e le esperienze che si sperimentano nelle famiglie quando
esplode la fase “TEEN”. Un nuovo mondo si apre in modo quasi inaspettato (l’adolescenza
è arrivata!), oggi inizia intorno agli 11 anni e termina intorno ai 25 anni, in
alcuni casi si protrae anche nella fase del “giovane adulto”. Nella vita di ogni uomo e di ogni donna,
l'adolescenza è una fase di transizione molto delicata caratterizzata dalla
ricerca dell’autonomia psicologica e dalla definizione della propria identità;
è una tappa evolutiva che porta delle ristrutturazioni, quindi, costellata da
tensioni e squilibri, incertezze e confusioni. L’adolescente è impegnato in un difficile processo di
ridefinizione di sé, in cui si alternano, spesso, con manifestazioni
estremistiche, orientamenti e contenuti affettivi infantili e adulti. Una giorno un ragazzo di 13 anni mi disse: “beh
sono un adolescente”, quasi giustificando e giustificandosi, aveva capito che
si era attivato un uragano, ma era già consapevole di starci e volerci stare
dentro.
Oggi più che mai, l’adolescenza risulta essere una fase di cambiamento
disorientante per il piccolo-grande adolescente e per tutta la famiglia che lo
circonda. Il nostro “Teen” dovrà cercare di
sentirsi a proprio agio in un corpo che cambia rapidamente, stabilire un nuovo
ruolo in famiglia ed essere accettato positivamente dai pari, definire la
propria identità, individuare un progetto di vita. Sarà alle prese con sfide
enormi, tutto da ricostruire, le scelte sono personali, le basi del progetto
futuro vengono messe dall’adolescente e dalla famiglia che lo supporta. Grandi responsabilità
per il ragazzo e per i genitori che si ritrovano a percorrere strade tortuose:
basso rendimento scolastico (causa dei maggiori conflitti in famiglia),
eccessivo uso di videogiochi e internet, perdita dell’autorità genitoriale, uso
di sostanze, ecc...
L’approccio innovativo del “teen coaching” è
lo sguardo alla complessità adolescenziale e al disagio che in tal caso si
manifesta, come a una particolare e specifica fase di vita in cui poter allenare le potenzialità
nascenti, individuare quali intelligenze e attitudini possono essere per il
ragazzo leve efficaci per la costruzione del progetto di vita. Si possono sviluppare
nuove competenze in contesti specifici, attività e relazioni che gratificano la
persona, che possano portarla passo dopo passo verso la sua piena
realizzazione.
A questa grande
sfida è fondamentale la partecipazione dei genitori, che alimentati dall’amore
incondizionato verso i figli, possano allenare le proprie potenzialità come
genitori e di conseguenza anche quelle dei propri figli, al fine non solo di
superare il “terremoto” psicofisico e relazionale del figlio e della famiglia
intera, ma viaggiare in modo complessivo verso la felicità. Il percorso sicuramente
è articolato, ma assolutamente creativo e soddisfacente dove ciascuno ritrova
la propria identità e le relazioni sono nuove e arricchenti. Quindi dove potrà
portarci l’amore verso i nostri figli? Quale meraviglioso scenario può aprire
scoprire la “vocazione “ di un adolescente?
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