"Non
sono fatta per studiare" così ha esordito R., "preferisco
andare a lavorare così non devo chiedere soldi a nessuno"!!!
R.
Ha solo 16 anni e due grandi occhi marroni, tantissime capacità e
potenzialità, mi confessa che è stato un anno duro e non ne vuole
più sapere della sua scuola professionale, alle scuole medie è
stata bocciata, oggi è la più grande tra le sue compagne (si vede!)
e pensa di essere nuovamente bocciata quest'anno!
Per
venire a scuola si alza alle 5,30 del mattino perché vive molto
lontano e ha una situazione familiare molto complessa. Con lo sguardo
spento le sento dire: “basta”!
E
poi cosa farai? “Forse un giorno mi prenderò la qualifica!”
risponde.
Un
giorno? Perché non ora? Quali progetti hai? Su chi pensi di poter
contare? Che lavoro vorresti fare?...lo sai che hai tantissime
potenzialità? … che sei molto intelligente? Che potresti diventare
una professionista se solo lo volessi?
Con
tono pacato, domande e affermazioni si alternano e ci legano in uno
sguardo d’intesa.
R.
ha risposto ad alcune domande, sulle sue capacità era anche
incredula, ma chiedo a me stessa: “quante volte abbiamo bisogno che
qualcuno ci riconosca? Veda in noi quello che la stanchezza e i
piccoli fallimenti non ci fanno vedere?”.
Dalle sconfitte, lo sappiamo noi "grandi", si imparano molte cose. Se ci guardiamo con occhi "estranei" potremmo vedere la meraviglia che siamo e quelle che possiamo compiere.
RispondiEliminaCiao Angela
massimiliano
Ed è bellissimo vedere le meraviglie della tua storia, ti abbraccio!
EliminaE' l'esperienza di una delle nostre figlie. Con grande sacrificio ha preso la qualifica in una scuola professionale per l'infanzia. Si alzava alle 5 la mattina per prendere il treno che la portava a scuola. Il percorso scolastico è stato difficile per una serie di problemi. Quando ha finito, sembrava rinata. Eppure ha delle grandi potenzialità che mai nessuno è riuscito a tirare fuori. Ama i bambini e si rapporta con loro come "una sorellina". L'abbiamo convinta a frequentare un corso di formazione (che rappresenta per noi un grande sacrificio economico) per assistente all'infanzia.
RispondiEliminaIl suo sogno è quello di aprire una ludoteca. Speriamo ce la faccia. L e L
Grazie della vostra preziosa esperienza, da quello che scrivete mi sembra anche di grande successo!
EliminaLa parola "rinata" mi fa pensare che si sia sperimentata "capace di", questo aumenta la voglia e il coraggio di continuare, di ricominciare o di giocare al rilancio in futuro. Avete anche trovato un ambito di formazione e lavoro che le piace e l'appassiona. L'amore per i bambini sarà sicuramente una grande motivazione per superare gli ostacoli, inoltre, a quanto pare ha due buoni alleati: L&L.
In bocca al lupo per questo progetto!