Parliamo di Coaching...

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lunedì 1 dicembre 2014

Lo sviluppo del potenziale umano per migliorare la qualità di vita dell’anziano.

Qualche riflessione sul campo…
In occasione di un incontro culturale mi è stato chiesto di fare un esercizio sull’individuazione delle potenzialità umane. Sapevo che l’età media sarebbe stata alta, ma la realtà è stata ancora più sorprendente: l’età media era sui 65-70 anni. Ma la cosa più bella è che, nonostante abbia sempre pensato che gli anziani siano una risorsa eccezionale (le anziane del paese e i miei nonni me l’hanno sempre dimostrato!), mi hanno davvero stupito ancora una volta per la loro vivacità e voglia di scoperta. Si sono messi in gioco, hanno fatto un esercizio in cui potevano esprimere le loro risorse più forti, ormai consolidate dall’esperienza e dagli anni.
L'età senile spesso viene vissuta come un momento depressivo e di deterioramento fisico e mentale, a cosa potrebbe aiutare la scoperta del potenziale? Una collega della Scuola Italiana di Life & Corporate Coaching, Moira Barbacovi, in Trentino Alto Adige sta verificando l’efficacia del Coaching Umanistico nell'ambito della Terza Età. Una metodologia al servizio dello sviluppo e del miglioramento della vita quotidiana dell’anziano ospite in Case di Riposo e dei suoi parenti. Ha utilizzato il metodo in modo innovativo formando gli operatori di strutture per anziani, e sviluppando delle potenzialità “organizzative” delle Case di Riposo stesse, al fine di aiutarle a creare le migliori condizioni per la felicità eudaimonica e edonistica dei suoi ospiti-inquilini. Il metodo stimola l’anziano nel rapporto con sé stesso, nella relazione con persone importanti e/o che gli stanno accanto, e nelle attività quotidiane. Le attività puntano a scoprire e allenare i punti fi forza degli anziani, le potenzialità, le felicità e le intelligenze, per creare le condizioni per il benessere quotidiano.

Anche l’UE sta creando una partnership europea per l'innovazione sul tema: "Invecchiare rimanendo attivi e in buona salute", attraverso dei progetti pilota mira ad aumentare nei prossimi due anni la vita media in buona salute degli europei (http://ec.europa.eu/health/population_groups/elderly/index_it.htm).
Accoglierei la sfida: dal Trentino al Lazio, a tutta Europa manteniamo in vita e sviluppiamo il potenziale umano a tutte le età!


Foto: con gli anziani all'Aquila dopo il Terremoto (2009). 

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