"Non
sono fatta per studiare" così ha esordito R., "preferisco
andare a lavorare così non devo chiedere soldi a nessuno"!!!
R.
Ha solo 16 anni e due grandi occhi marroni, tantissime capacità e
potenzialità, mi confessa che è stato un anno duro e non ne vuole
più sapere della sua scuola professionale, alle scuole medie è
stata bocciata, oggi è la più grande tra le sue compagne (si vede!)
e pensa di essere nuovamente bocciata quest'anno!

Per
venire a scuola si alza alle 5,30 del mattino perché vive molto
lontano e ha una situazione familiare molto complessa. Con lo sguardo
spento le sento dire: “basta”!
E
poi cosa farai? “Forse un giorno mi prenderò la qualifica!”
risponde.
Un
giorno? Perché non ora? Quali progetti hai? Su chi pensi di poter
contare? Che lavoro vorresti fare?...lo sai che hai tantissime
potenzialità? … che sei molto intelligente? Che potresti diventare
una professionista se solo lo volessi?
Con
tono pacato, domande e affermazioni si alternano e ci legano in uno
sguardo d’intesa.
R.
ha risposto ad alcune domande, sulle sue capacità era anche
incredula, ma chiedo a me stessa: “quante volte abbiamo bisogno che
qualcuno ci riconosca? Veda in noi quello che la stanchezza e i
piccoli fallimenti non ci fanno vedere?”.