Perchè
parlare di felicità quando ci sono tante ingiustizie sociali e tanta gente non
lavora o non riesce a vivere serenamente?
Perchè dentro questa parola possiamo trovare la spinta verso nuove soluzioni,
verso progetti creativi e innovativi, verso una nuovo senso e significato.
La
fatica del lavoro, o della ricerca del lavoro, o un problema familiare, o il
desiderato d’amore, o il sentirsi inadeguati o qualsiasi altra situazione difficile
da gestire può in alcuni casi farci sentire “schiacciati”, appesantiti,
infelici.
Da
questa infelicità possiamo ricominciare, ci dirà se opportunamente ascoltata
cosa invece può renderci felici, possiamo adattarci a questa infelicità, oppure
decidere di metterci in moto.
La felicità non è in questo caso intesa come il raggiungimento di un obbiettivo
con facilità.
Non
si tratta di non guardare alle difficoltà che incontriamo nei contesti in cui
viviamo oppure anestetizzarsi nel presente attraverso l’uso di tutte quelle
droghe che danno una gratificazione immediata ma non a lungo termine.
La felicità è realizzare con passione un
disegno di vita unico e speciale, viaggiare verso i nostri sogni, costruire
relazioni forti, realizzare un opera d’arte che sia bella anche per gli altri.
Percorrere la “propria strada” è un’avventura
meravigliosa, non perché sia immediata o semplice, ma perché permette la
realizzazione piena.
Allora riscoprire cosa o chi ci rende felici può farci guardare con nuovo
slancio ad una relazione importante, può orientarci verso delle scelte, verso
la costruzione di un rapporto solido che va fatto crescere giorno per giorno.
Oppure vuol dire tirar fuori un'idea originale, un lavoro che risponde a un
bisogno di cui la comunità ha necessità, dall'incontro tra un offerta (prodotto
o servizio) e un bisogno, nasce un prodotto che produce benessere economico e
sociale.
Oppure essere protagonisti della nostra esistenza, uscire fuori dalla cameretta
e dalla postazione dei videogiochi per conoscere chi sta fuori.
Oppure
non fermarsi davanti alla difficoltà con un docente o davanti a una giornata
"nera", ma fare le proprie scelte con coraggio.
Ricominciare,
perdonare, amare, lavorare, creare....tutti verbi che possono farci riscoprire
il sapore della felicità, ma la scoperta sarà doppia perché non sarà solo la
mia o la tua felicità, ma la nostra!
Se hai chiaro
qual è la tua felicità e ti occorrono nuove
sinergie, inizia ricercando i tuoi migliori alleati, coloro che in quello specifico
ambito possono sostenerti affettivamente, con competenza, attraverso informazioni
e collaborazioni.
ESERCIZIO:
Qual è l’aspetto
della tua vita che vorresti migliorare?
Quali sono i
tuoi migliori alleati per iniziare a fare il primo passo verso il cambiamento
desiderato?
Ricorda di
scrivere le tue riflessioni, le persone che vuoi contattare e di darti dei
tempi …